Traffico in tilt a Roma: vigili assenti o fannulloni
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Traffico a Roma. Ormai siamo al Far West, una giungla selvaggia terra di frontiera, ove chiunque si arroga il diritto di fare ciò che meglio crede, incuranti dei vigili fannulloni, quando ci sono, in tre in fila indiana, e spesso intenti a conversare al cellulare. E così aumentano le auto che effettuano conversioni ad U, vetture e camion parcheggiati in seconda, se non in terza fila, scooters comodamente adagiati sopra i marciapiedi. Aggiungete le infrazioni per divieto di svolta, che quasi mai vengono sanzionate perché i vigili se ne fregano, tanto lo stipendio a fine mese lo portano a casa, ed il cocktail è servito. C’è da chiedersi come è plausibile che un comandate della polizia municipale possa far posizionare due auto su due angoli opposti di una strada,con 4 vigili all’interno, e di giorno festivo, quando il traffico è inesistente, e non nei giorni di maggiore circolazione, scarico merci incluso?
Abbiamo anche il piacere di segnalare il mistero della sparizione dei carri attrezzi, delle ganasce, strisce pedonali senza più colore, e di quelle blu adibite a parcheggio con ticket, mentre le bianche sono appannaggio di furbastri strafottenti. Se non vi basta, bancarelle posizionate agli incroci (con quale criterio sono state assegnate codeste licenze), a finire lo sconquasso del traffico in tilt. La questione è che i controlli sono inesistenti, ad iniziare dai vigili che si controllano a vicenda. Figuriamoci! Dio ce ne scampi e liberi. Forse sarebbe il caso che si mettessero in campo coppie di giovani disoccupati, e/o pensionati in borghese, a controllare l’operato dei vigili in strada. Ed alla terza inadempienza, licenziamento in tronco; forse per il traffico sarebbe un elisir. Da Roma caput mundi siamo a Roma Kaput. Poco tempo addietro c’era un vero vigile, un certo Carbone, che andava avanti ed indietro per la strada, e rifilava multe a raffica, ed il traffico era scorrevole. Ci disse che lavorava da solo, non voleva al seguito colleghi menefreghisti, e incompetenti, non aveva tempo da sprecare a fare da balia. Non gli hanno neanche riconosciuto una medaglia di cartone. La meritocrazia non premia mai in questo paese di cialtroni.