Le riserve di oro e valuta estera della Russia aumentano, mentre Bankitalia ha venduto parte dell’oro degli italiani
di Roberto Casalena
Mentre i principali Paesi a livello mondiale, Usa, Cina e Russia stanno incrementando gli acquisti di oro per le loro riserve, la Banca d’Italia, il quarto Paese al mondo che attualmente detiene lingotti d’oro pari a 88 miliardi di euro (nel 2021 erano 77 miliardi di euro), grazie all’aumento dei prezzi, ha venduto, però, negli anni scorsi, alla chetichella, circa 40 miliardi di euro del metallo giallo. Perchè?
Secondo il direttore generale della banca centrale, Rossi, l’oro è legalmente della banca centrale, che però è degli italiani. Che vuol dire ?
Se Bankitalia volesse vendere parte dei lingotti, come ha già fatto, potrebbe farlo, ed il tutto per arricchire le casse, e quindi aumentare gli utili per chi la controlla, cioè banche, assicurazioni e fondi di investimento. Infatti negli ultimi anni la banca centrale avrebbe venduto oro per un valore di circa 40 milirardi di euro.
Intanto, le riserve valutarie russe sono cresciute dello 0,8% nella settimana terminata il 15 ottobre, raggiungendo i 620,3 miliardi di dollari, secondo gli ultimi dati della banca centrale. La Russia detiene la quinta riserva mondiale di valute.
Il regolatore afferma che le riserve internazionali del paese sono aumentate di 4,9 miliardi di dollari dall’8 ottobre, a seguito della rivalutazione positiva e degli acquisti di valuta estera nell’ambito della regola di bilancio.
Le riserve di oro monetario sono aumentate dello 0,14% il mese scorso a 73,9 milioni di once (2,298,547 tonnellate) a partire dal 1 ottobre, riferisce la banca. La banca centrale ha costantemente diversificato le partecipazioni internazionali del paese, tagliando la sua quota di dollari USA a favore dell’oro e di altre valute.
