Chiusura servizio analisi cliniche nei centri Asl distaccati. Altra tegola sui cittadini
E’ in atto la progressiva chiusura dei reparti analisi cliniche nei centri Asl distaccati. Presso la ASL sono attivi i centri prelievi a cui si accede direttamente senza prenotazione, basta presentare la prescrizione del proprio medico curante, ma ora ci si deve recare presso la sede centrale Asl del territorio di appartenenza, con disagi non indifferenti, soprattutto per gli anziani. La mancanza di un’attenta politica sanitaria territoriale da parte delle diverse direzioni aziendali ha determinato nel tempo un graduale depauperamento dei servizi sanitari, la ministra della Sanità, che ricopre tale incarico, senza laurea, ma con lo sponsor Alfano, dopo tutti i misfatti già perpetrati (riportati già in alcuni nostri articoli), continua la sua folle corsa verso la distruzione della sanità pubblica. E tanto per fare un esempio, a Roma, nella sede distaccata di RME, in Via Plinio, dove si continuano a somministrare vaccinazioni a bambini, e/o per chi deve recarsi all’estero, è stato chiuso il servizio analisi. E così si è costretti a centri privati, più vicini e funzionali rispetto alla dislocazione della sede centrale RME, dove però è aumentato il carico di lavoro, ma non il personale, e la disorganizzazione è il pane quotidiano. Ma il taglio dei servizi di analisi è solo l’ultima goccia che sta facendo tracimare l’acqua dal vaso.
Ben peggio è stato fatto da quando la ministra è salita in cattedra, a dirigere la stanza dei bottoni; chiusura della guardia medica notturna, nuova organizzazione per i consultori dei medici di base, ma il loro accorpamento, per garantire il servizio fino alla mezzanotte è simile ad una bufala colossale. Laboratori di analisi che negli anni garantivano ottimi Servizi, a cui facevano riferimento decine e decine di utenti al giorno e che riuscivano già nel corso della mattinata ad avere indicazioni certe in merito alla terapia. Tutto sarà immolato sull’altare del risparmio, ovviamente tutto da dimostrare visto che i tagli fin qui avvenuti hanno solo creato disservizi e difficoltà ai cittadini ad ottenere prestazioni sanitarie. Basti pensare che nel corso dell’ultimo anno sono andati in quiescenza diversi medici specialisti e i “tagliatori di servizi” perché in fondo di questo si tratta e questo sono, hanno pensato bene o di non sostituirli o di trasformare le ore di medicina specialistica in altro. Le Giunte regionali attraverso i loro governatori, non fanno che annunciare la creazione di servizi sempre più efficienti e vicini al cittadino, tanta enfasi non ci sembra rispondere poi alla realtà quotidiana che invece scandisce tagli a posti letto e a prestazioni specialistiche. Lorenzin? Lorenzin chi?