Un euro “zoppo” perché non cartaceo
Un euro zoppo. Un dollaro ed una sterlina cartacei, ed un euro metallico. Dunque, l’unità di misura della cartamoneta della UE parte da 5 euro. E ciò è stato un grande errore nel progetto della costruzione della moneta unica europea. Per l’Italia, poi, le cose sono andate ancor peggio, perché la gente era abituata a considerare la moneta metallica spiccioli, e così si è ritrovata con uno e due euro coniati, perciò non si è dato il giusto valore agli spiccioli, che tali non erano. E la conseguenza di inseguire la cartamoneta, con base 5 euro è stata che il valore unitario dell’euro è come se fosse stato portato al biglietto da 5. Di qui la risalita dei prezzi, che velocemente sono schizzati in alto. Certamente il cambio svantaggioso applicato alla Lira con l’euro, ha fatto il resto, mentre pensioni e costo lavoro rimanevano al palo. Ed Il mixage 5 euro di carta e concambio esoso è risultato esplosivo, a cui si è aggiunta, poi, la fase depressiva dell’economia. Infine, c’è da considerare la politica della rigidità dei bilanci voluta dalla Merkel, ed a cui Bruxelles si è allineata, che ha finito per rendere ancora più depresso lo sviluppo, con conseguenze disastrose sull’occupazione. E l’euro forte ha contribuito ancor più a frenare l’export, con conseguenze dannose per le imprese che esportano, e più in generale per tutti i prodotti, compresi quelli dell’agricoltura. Per quanto riguarda i retroscena del perché 1 e 2 euro non siano stati stampati, invece che coniati, un alto dirigente di Bankitalia, qualche tempo fa, in una trasmissione televisiva, affermò che il problema sarebbe stato quello della velocità di usura, e che i costi sarebbero stati elevati. Diciamo che quanto affermato risulterebbe falso, in quanto bastava usare la cartamoneta plastificata, come in Australia, che ha una resistenza di almeno 10 volte superiore rispetto alla cartamoneta comune. Siamo ancora in tempo per provvedere? Tra l’altro, è bene ricordare che anche Londra ha acquistato macchinari dalla ditta italiana Cerutti, che già li fornisce all’Australia, per stampare i tagli da 1 e 5 sterline plastificate. E l’Europa?
di Roberto Casalena